Un gran successo: per quattro sere cinema esaurito e tanti interventi

Yile-con-sala-piena-(1)E’ stata l’edizione dei primati, e questo nessuno di noi l’aveva previsto. Primati di sale piene, primati di intensità e partecipazione al dibattito. Quando abbiamo scelto il tema “Visioni divine, il cinema e le religioni” eravamo certo convinti di aver fatto la cosa giusta, nell’anno di Charlie Hebdo, degli attentati dell’Isis, del Giubileo di papa Francesco. Ma spesso il “giusto” non coincide con il “popolare” e dunque con il successo. Chi poteva mai pensare, ad esempio, che la sera di sabato 26 settembre, tra le 20 e le 21, incurante dell’ora di cena, il pubblico del cinema Palma di Trevignano Romano, dopo la proiezione di Timbuktu, avrebbe ascoltato a bocca aperta le parole di Radwan Khawatmi, imprenditore di successo di origine siriana, e di religione musulmana, mentre condannava con forza l’Isis ma anche l’inazione della Nato, per poi aprire una discussione con decine di interventi?

E quanta gente il venerdì, pensate, alle tre del pomeriggio, a vedere l’anteprima di “Kreuzweg, le stazioni della fede”, un film molto duro sull’ortodossia cattolica, e poi a discuterne con il sacerdote-giornalista Filippo Di Giacomo. E così “a Uomini di Dio” con Valerio Pellizzari, giornalista e scrittore, e a “Water” con Franco Di Maria Jayendranatha, presidente dell’Unione indusista italiana, subito dopo il party indiano offerto a tutto il pubblico, e curato dal ristorante “Il Guru” di via Cimarra a Roma, nella piazzetta davanti al cinema. Per non dire del documentario “Going Clear – Scientology e la prigione della fede”, con la straordinaria e commovente partecipazione di una persona che è riuscita a uscirne, Pier Paolo Caselli, dopo aver speso 90 mila euro e rischiato la vita: ne parliamo in un articolo a parte.

Ma ancora: il confronto sulla condizione della donna fra gli ebrei ortodossi, con l’attrice Monica Guerritore e il giornalista e scrittore Eric Salerno, dopo la visione di “La Sposa promessa” e “Viviane”. Ci sono state poi almeno due occasioni in cui gli oltre 150 posti del Palma si sono rivelati insufficienti, e si è dovuta aprire la saletta da 60: l’anteprima di “Dio esiste e vive a Bruxelles”, commedia surreale proiettata con due mesi esatti di anticipo rispetto all’arrivo nelle sale italiane e il documentario “Napolislam”, il cui regista, Ernesto Pagano, è stato premiato con il nostro trofeo, consegnato anche ad Antita Caprioli e a Yile Vianello, per “Corpo Celeste” e a Claudio Bondì, per “Flagellanti” e per l’intera sua carriera, in cui è stato aiuto regista di Roberto Rossellini.

Anche la sera di lunedì 28 settembre c’era tantissima gente in sala, a godersi “Ibrahim e i fiori del Corano”, con la magistrale interpretazione di Omar Sharif, un omaggio al grande attore deceduto quest’anno, e l’ultimo dei 13 film che abbiamo offerto in quattro giorni, “Viaggio alla Mecca”. Ma il momento più gustoso dell’intero FilmFest è stato forse quello a cui il pubblico non ha potuto assistere: la tradizionale mattinata per le scuole medie di Trevignano, lunedì 28, con 150 ragazze e ragazzi di prima, seconda e terza (ai quali abbiamo offerto una merenda di crostatine e succhi di frutta) che hanno collettivamente intervistato Yile, la giovane protagonista di Corpo celeste, sui punti ritenuti oscuri del film (“Ma perché alla fine entri nel fiume e ti bagni tutta”?) ma anche su aspetti curiosi della lavorazione (“Lo schiaffo, te l’hanno dato davvero”?, “Quando eri chinata a fare la pipì, la facevi davvero?”).

Per ora tutto il team si gode il successo della quarta edizione: Corrado Giustiniani, Fabio Ferzetti, Luciana Capretti, Michele Concina, Stefano Trincia, Fausta Savone, Claudia D’Angelo, Francesca Bini, assieme, ovviamente, a Fabio Palma, il proprietario del cinema, e alla sua famiglia. Ma perché ve ne sia una quinta, è assolutamente necessario che le istituzioni, a cominciare da quelle locali, credano in questo evento culturale che è nettamente il più importante fra quelli dell’intero bacino del lago di Bracciano.

Senza l’aiuto di Eni, tuttavia ridimensionato rispetto agli anni scorsi, e il subentro in piena estate di Bnl-Bnp Parisbas, “Visioni divine” sarebbe stato un progetto rimasto nei cieli. Crediamo di meritare un sostegno maggiore, visto che la nostra formula di “rassegna a tema” (le prime tre edizioni sono state dedicate a cinema e scuola, cinema e crisi economica, cinema e migrazioni) sembra aver conquistato un posto addirittura nel panorama nazionale, come la presenza di giornali e televisioni ampiamente testimonia.